Se 20 anni fa l’età media della donna alla prima gravidanza era 25 anni, ora è salita a 29,5. Non solo, i problemi di subfertilità femminile sono cresciuti fino a raggiungere addirittura uno sbalorditivo 40-50%.
Sebbene la situazione non sia così disperata dopo i 30 anni come attestato da alcuni blog in rete, rimane il fatto che la necessità di monitorare la propria fertilità è aumentata. A questo quadro generale si aggiungono variabili come il consumo di alcol e fumo a scopo ricreativo, lo stress e i fattori ambientali, che possono risultare altrettanto dannose per la futura gravidanza.
La buona notizia è che, insieme ai rischi aggiunti, le coppie odierne godono di preziose risorse a sostegno della prevenzione all’infertilità, del bilanciamento ormonale e dello stato di salute e motilità degli spermatozoi. Questo le aiuta a raggiungere il loro obiettivo di una gravidanza di successo.
Ecco un elenco di 4 integratori con la funzione di supportare non solo la vostra fertilità, ma anche il benessere riproduttivo e ormonale nel suo insieme.
- L-arginina
Funzionale sia al miglioramento della fertilità femminile che di quella maschile, la L-arginina aiuta l’organismo nella produzione di ossido nitrico. A che cosa serve questo se si vuole concepire? A garantire una migliore circolazione sanguigna verso le ovaie e i genitali.
Oltre ad influire positivamente sulla libido femminile, viene anche utilizzata dagli uomini in alternativa al Viagra se si vuole optare per un rimedio naturale dopo i 40 anni.
Nel concepimento invece, la L-arginina può aumentare il muco cervicale nella donna, ma anche avere effetti benefici sulla motilità e sulla quantità degli spermatozoi.
- Antiossidanti
Che cos’è lo stress ossidativo? Uno squilibrio tra radicali liberi, ovvero molecole caratterizzate dalla presenza di ossigeno e uno squilibrio di elettroni, ed antiossidanti. Tra i diversi problemi di subfertilità che possono causare questo stress nel corpo di una donna possiamo identificare disturbi dell’ovulazione, problemi alle tube di Falloppio, o una scarsa qualità ovarica. Attraverso una maggiore quantità di antiossidanti, è possibile sconfiggere lo stress ossidativo e di conseguenza portare benefici alla propria fertilità.
Due sono i modi principali per raggiungere questo obiettivo, importante sia per la donna che per l’uomo. Il primo è tramite integratori, o in alternativa inserendo nella propria dieta un maggiore apporto di bevande e alimenti quali tè, carote, zucca, spinaci, mirtilli e noci.
- Acido folico
Il ruolo benefico dell’acido folico nella procreazione è quello di diminuire il rischio di problemi al cuore congeniti nel feto e difetti del tubo neurale. E’ una delle vitamine B più importanti ed è comunemente raccomandato per le coppie in cerca di una gravidanza.
Anche in questo caso, sia per l’uomo che per la donna, il consiglio è di assumere quotidianamente un integratore di acido folico, che può essere abbinato ad eventuali altre vitamine già presenti nella dieta. La seconda opzione rimane quella di assumerlo nella forma naturale, i cosiddetti folati, presenti negli ortaggi a foglia verde.
Per gli uomini, si consiglia di cominciare con l’assunzione giornaliera di acido folico già dai primi tentativi di concepimento. Questo perché il ciclo degli spermatozoi ha una durata di circa 80 giorni. Per quanto riguarda la donna, la dose consigliata è di 0,4 mg su base giornaliera.
- Vitamina D
E’ risaputo che esporsi alla luce del sole aumenti i livelli di vitamina D, tanto da riconoscerla come “vitamina del sole”. Purtroppo però molto spesso né gli uomini né le donne riescono a superare l’apporto annuale necessario di vitamina D. Tuttavia, questa vitamina può essere fondamentale per un corretto concepimento e per un parto di un bambino in vita e sano.
E’ quindi importante monitorare i livelli di vitamina D delle donne in cerca di una gravidanza, perché livelli bassi di vitamina D potrebbero nuocere alla fertilità femminile e ridurre le probabilità di buona riuscita della gravidanza stessa. Sebbene non sia facile introdurre vitamina D tramite il cibo, secondo alcuni studi assumerne in quantità appropriate aumenterebbe la possibilità di concepimento con FIVET delle donne caucasiche per un totale di quattro volte in più se confrontate con chi presenta carenza di vitamina D. La stessa raccomandazione vale per le donne di colore e ispaniche, le quali in molti casi non raggiungono gli apporti necessari.
A chi avesse dubbi riguardo i propri livelli di vitamina D, si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante per avere indicazioni su integratori adatti alla propria situazione personale.
I trattamenti di fecondazione assistita risultano talvolta necessari, ma i partner possono sempre complementare queste tecniche con interventi naturali. Seguire questi semplici consigli aiuterà il bilanciamento degli ormoni ed il miglioramento delle condizioni di ovuli e spermatozoi, così da preparare il feto per la crescita nelle migliori condizioni possibili.